L’organizzazione di questa avventura va avanti da così tanto tempo che
quasi sembra non debba arrivare mai il momento della partenza...e invece siamo alla
fine di novembre e le famiglie cominciano ad arrivare. Ci sono ragazzi che partiranno
già alla fine di dicembre...che se ci pensi è praticamente fra un minuto!
E così, in un raro momento di lucidità, ti rendi conto che ad un certo punto quella ragazza quasi donna, che per te sarà sempre una bambina 👶, salirà su quell’aereo e non la vedrai per parecchi mesi. Mesi in cui dovrà cavarsela da sola, in cui non ci sarai tu a farle il panino la mattina, a raccoglierle i panni da terra e restituirli lavati e stirati, non potrai abbracciarla se avrà una delusione o se starà male per qualche motivo. Dovrà crescere e trovare un suo modo per farlo.
E allora ci sarà inevitabilmente quel momento in cui penserai...ma come mi è venuto in mente???
Però non c’è nulla da fare, se la scelta di acconsentire a questa esperienza non è stata fatta in maniera superficiale, ma ben ragionata, basterà concentrarsi un attimo per ritrovare le vere ragioni che ci hanno portato fin qui.
E cioè che voler trattenere i propri figli nella propria comfort zone è in realtà una scelta di egoismo, che ai propri figli, come dice un proverbio, bisogna dare radici forti ed ali per spiccare il volo.
I vostri figli non sono figli
vostri... sono i figli e le figlie della forza stessa della Vita.
Nascono per mezzo di voi, ma non da voi.
Dimorano con voi, tuttavia non vi appartengono.
Potete dar loro il vostro amore, ma non le vostre idee.
Potete dare una casa al loro corpo, ma non alla loro anima, perché la loro
anima abita la casa dell'avvenire che voi non potete visitare nemmeno nei vostri
sogni.
Potete sforzarvi di tenere il loro passo, ma non pretendere di renderli simili
a voi, perché la vita non torna indietro, né può fermarsi a ieri.
Voi siete l'arco dal quale, come frecce vive, i vostri figli sono lanciati in
avanti.
L'Arciere mira al bersaglio sul sentiero dell'infinito e vi tiene tesi con
tutto il suoi vigore affinché le sue frecce possano andare veloci e lontane.
Lasciatevi tendere con gioia nelle mani dell'Arciere, poiché egli ama in egual
misura e le frecce che volano e l'arco che rimane saldo.
Kahlil Gibran